Sono polimeri risultanti dalla reazione tra un fenolo (o cresolo o xilenolo) e un’aldeide (formica o formolo), che alla fine dà luogo ad un prodotto duro, insolubile e infusibile. Le principali proprietà dei compositi fenolici sono: una buona stabilità dimensionale, un HDT elevato, una ottima resistenza termica e al fuoco, eccellenti proprietà dielettriche, buone caratteristiche meccaniche e all’urto, resistenza chimica soprattutto ai solventi, e infine resistenza all’abrasione.

In una prima fase detta di “addizione”, tre moli di aldeide si legano ad una di fenolo generando prodotti intermedi (prepolimeri solubili e fusibili). In una seconda fase, detta di “condensazione” i prepolimeri possono reagire tra loro, con eliminazione di acqua, fino al raggiungimento del prodotto finale. Questa fase di condensazione può procedere più o meno velocemente in funzione del pH in cui avviene la reazione:
– in ambiente alcalino la reazione è molto lenta e ciò permette di fermarla alla produzione di prepolomeri, normalmente chiamati “resoli”, che sono delle miscele formolo/fenolo in rapporto > 1.
– quando si lavora in ambiente acido la reazione è molto rapida ma si può ancora rallentare aumentando il rapporto fenolo/formolo >> 1 che porta a un prepolimero che prende il nome di “novolacca”.

Partendo da entrambe i suddetti prepolimeri è possibile riattivare la reazione di condensazione ( per arrivare al prodotto finale duro e insolubile), tramite un deciso apporto di calore unitamente ad una correzione del pH verso l’acidità   In entrambe i casi è essenziale l’apporto di calore unitamente alla correzione del pH verso l’acidità e l’aggiustamento del rapporto tra fenolo e formolo.