Le prime affermazioni dei compositi rinforzati con fibre di carbonio si sono avute nel settore aerospaziale e subito dopo negli articoli sportivi e nell’automotive; più graduale lo sviluppo nel settore industriale.

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Sono prodotte per trattamento termico di fibre organiche (poliacrilonitrile, poliammidi, rayon, ecc.) o di residui catramosi derivanti dalla distillazione del petrolio. In entrambe i casi si parla di “precursori”. Questi precursori subiscono un primo trattamento di stabilizzazione a circa 200-250°C in atmosfera ossidante, a cui segue una fase di carbonizzazione a 1000 – 1500°C da cui si ricava una fibra ad alta resistenza a trazione; proseguendo col trattamento termico a 1800 – 2000°C (fase di grafitizzazione) si ottiene una fibra ad alto modulo.

La fibra derivante da fibre organiche si identifica con la sigla PAN e di solito ha migliori caratteristiche meccaniche rispetto alla fibra derivante da catrame; ne deriva quindi una logica differenza di prezzo.